Opera olio su tela
Titolo opera: La Luna Inferica
La luna Inferica è simbolo di “Lichtung”, che è un neologismo con cui Heidegger chiama la luminosità improvvisa in cui un viandante che cammini in mezzo a un bosco di fitti alberi può trovarsi, allorché sbuchi in una radura, dove può ammirare, sia pure per un breve tratto del cammino, un panorama ben più vasto e bello di quello che vedeva all’ombra degli alti e spessi alberi, metafora filosofica della ricerca dell’uomo e della definizione di Essere.
Distaccandosi dal mondo dell’intangibile e spirituale l’uomo perde progressivamente quella attitudine fondamentale alla ricerca di un sé non più scontato e omologato ma più aperto e ricettivo verso il proprio io e al naturale che lo circonda.
L’Essere per avere consistenza, come un Ermeneuta, deve spingersi alla ricerca dei valori personali che portino al conseguimento della sua rivelazione.
La via illuminata porta a una figura spezzata, non completa, che fatica a reggersi, questa è l’evidente allegoria di una umanità non solida, che perde i mezzi spirituali ed ancestrali per essere completa, che si sofferma sulla “ossessione per un’autenticità fondata sul narcisismo dell’Io, la costante ricerca del nuovo e dell’inedito, la bulimia consumistica dell’usa e getta che pervade ogni ambito e determina i rapporti e le pratiche che caratterizzano la società contemporanea” (cit.)
I cavalli sono ormai solo idoli di pietra, e diventano un riferimento a come il mondo materiale ha sostituito quello immateriale e naturale che ha sempre guidato l’uomo nella ricerca della propria ascesi.
“I riti creano assi di risonanza consolidati in chiave socioculturale,
lungo i quali sono esperibili relazioni di
risonanza verticale (verso gli dèi, il cosmo, il tempo, l’eternità) …”
La scomparsa dei riti. Una topologia del presente di Byung-Chul Han
Titolo opera: Determinazione
L’opera ritrae un bambino intento a svitare i bulloni di una ruota nel tentativo di commettere un furto. L’artista però non vuole puntare i riflettori su un teppistello colto sul fatto ma raccontare un episodio che per le persone di una certa generazione smuove ricordi nostalgici, quando il gioco era fatto di mani sporche e ginocchia sbucciate, di piccole bravate compiute per mostrarsi forti con gli amici. Una lettura più profonda mostra poi un’inconsapevolezza tipica dell’infanzia quando, privi di esperienze e schemi mentali, tutto sembra possibile, anche trovare la forza per compiere azioni che paiono più grandi di noi e, con determinazione, proviamo a portarle a termine. Forse, l’artista cerca di ricordarci che l’obiettivo non è irraggiungibile se ci convinciamo di potercela fare.
Titolo opera: Destini Incrociati
Lentamente avanzi verso quell’incrocio che seppur immutato non è lo stesso che hai attraversato anni prima.
Guardi le tue impronte nella neve ed il respiro nell’aria con l’animo appesantito dal bagaglio di ricordi che hai paura di dimenticare.
L’oscurità è pronta ad inghiottirli mentre la luce li rende più nitidi.
Vorresti urlare quello che provi ma sai che le emozioni non sai esprimerle a parole.
Ti guardi intorno cercando quel volto che saprebbe capire il tuo silenzio ma non ci sono occhi da incrociare, solo due fari che accennano un addio.
Titolo opera Exaptation
Nell’exattamento un carattere evoluto per una particolare funzione ne assume una nuova, indipendente dalla primitiva: un classico esempio è costituito dalle piume degli uccelli, evolute dai dinosauri presumibilmente per scopi di isolamento termico e poi rivelatesi utilissime per il volo, oppure il primitivo polmone che si è evoluto dalla vescica natatoria dei pesci. In questo dipinto digitale sono stati usati frammenti di dipinti famosi, fotografie dal web e parti originali dipinte appositamente.
Titolo opera: Guardati negli occhi
L’installazione vuole celebrare l’artista interpretando in una nuova chiave di lettura uno dei suoi tratti pittorici, la rappresentazione modigliana degli occhi, che ha contribuito fortemente alla sua unicità e identità artistica.
L’opera è una personale interpretazione dell’occhio, simbolo riproposto qui con forme sinuose ma essenziali, attraverso l’armonia di una composizione minimale di tre elementi.
Linee pure disegnano un occhio stilizzato in metallo, posizionato centralmente, completato poi da un piano tondo in marmo azzurro ed uno specchio circolare, che si trovano ai lati opposti. La prospettiva da cui lo spettatore guarda l’opera è fondamentale: frontalmente, infatti, essa si mostra come un occhio…ma se la si guarda lateralmente la percezione cambia totalmente, e si svela come è realmente costituita. Con questa scelta si vuole sottolineare l’obiettivo stesso dell’opera cioè l’andare oltre la semplice apparenza, cercando di raggiungere livelli più profondi di conoscenza.
Inoltre, l’idea è quella di creare una relazione attiva tra l’opera e lo spettatore, che è chiamato a “guardarsi dentro”. La sagoma di marmo rappresenta lo stato di “non conoscenza” di sé stessi, lo specchio è invece il mezzo con cui si cerca di scrutare e conoscere la propria anima. La scomposizione dell’opera in tre elementi favorisce il contatto visivo anche verso gli altri spettatori presenti nella stanza, in un gioco di sguardi che passa costantemente tra l’opera, noi e gli altri spettatori. La dimensione espressiva degli occhi e dello sguardo non è solo centrale per la capacità di entrare in contatto col vissuto dell’Altro, quindi di empatizzare, ma anche per la capacità di guardare dentro al proprio mondo.
Titolo opera: “Regolari” e “irregolari”. Donne della Repubblica sociale italiana
Il saggio, attingendo a fonti storiografiche e memorialistiche, inserisce la vicenda delle donne della RSI nel più generale contesto del rapporto donna/fascismo e della guerra civile italiana e si interroga sul lungo silenzio delle sue protagoniste e della storiografia su questo tema.
Analizza poi le differenti formazioni militari della RSI che impiegano ausiliarie e in particolare la genesi e le caratteristiche del Saf (Servizio ausiliario femminile) istituito nell’aprile 1944, il principale, ma non unico, soggetto reclutatore nella caotica poliarchia di Salò. Il tema è quello delle “donne in armi” nella RSI e della RSI, che compara le ausiliarie con le partigiane.
Fili conduttori sono il rapporto delle donne di Salò con l’atto pubblico dello scrivere e il loro prolungato silenzio nel dopoguerra; il variegato universo di donne “regolari” e “irregolari” che disegna un composito mosaico di soggetti, storie e motivazioni; il rapporto con la violenza armata delle ausiliarie e delle partigiane; il ruolo della propaganda, con specifico riferimento alle donne e il tema della violenza femminile.
Il testo accenna alla giustizia di genere del secondo dopoguerra, quando parte delle donne della RSI sono processate, e, infine, propone alcune riflessioni conclusive, che vertono in particolare sulla necessità di superare lo stereotipo della donna “naturalmente” aliena dalla violenza.
VINCITORE PITTURA
FEDERICA POLETTI
FINALISTI PITTURA
ALESSIA ZOLFO
IGOR GRIGOLETTO
ANDREA DROS CANO’
IMMA VISCONTE
KATIA MALACRIDA
BENET DALMAU ALSINA
MARCO PINTUS
BARBARA BONFILIO
MARIA BATTISTA
CARLO ALBERTO PERILLO
MARIA DITARANTO
CHIARA MAZZOTTI
MAURIZIO PECORARI
CRISTINA BARBIERI
MERIEM DELACROIX
DANIELA TONIOLO
NASSIM HASSANVANDI HONARYAR
DEBORAH DIASPRO
ELISABETTA MAISTRELLO
PIERLUIGI COPPOLA
EMMANUELA ZAVATTARO
ROSY MANTOVANI
ERICA CONTI
SABRINA VERONESE
FABRIZIO GAETA
SHENGY CHAO
FERDINANDO DI PATTI
SILVIA CAPUZZO
FRANCESCA IERARDI
SOLEDAD AGRESTI
FRANCESCO CANNONE
STEFANO ACCORSI
GAETANO MAFFEO
STEFANO DI LORETO
GIORGIA CATTANEO
TIZIANA MENICHELLI
GIULIA AVERSENTE
VITTORIA RUTIGLIANO
VITTORIO D’ONOFRIO
VINCITORE SCULTURA
JOHAN FRISO
FINALISTI SCULTURA
ANNA TURINA
LAURA ANDREUZZI
ANTONIO TASCHINI
LUCA MORETTO
BEATRICE FIORINO
LUIGI CASERTA
CAIMA NESCI
MARIO FIASCHETTI
CESARE IEZZI
PASQUALE D’ANIELLO
DEVID BISCONTINI
SILVER PLACHESI
FABIO MAESTRELLI
VALENTINA DANYLENKO
FRANCESCA DE BARTOLO
FRANCESCO D’AMMICCO
FRANCESCO ZAVATTARO
GIANLUCA GHIRELLI
GIAMPIERO GIGLIOZZI
GIORGIO BALDONI
GIULIANA BERTIERI
GIUSEPPE COLANGELO
VINCITORE FOTOGRAFIA
SARA SCARPACI
FINALISTI FOTOGRAFIA
ALESSANDRO VILLANUCCI
LUCIANO CAGGIANELLO
AMEDEO RABBI
LUCIANO SANTORO
ANGELA PIETRIBIASI
MARCO BERNI
CARLOS MENDOZA
MARCO PIO POLICHETTI
ELISA LIGUORI
MASSIMILIANO CAMBULI
FABIO TONONI
MASSIMILIANO CATALANO
FEDERICA LAMAGRA
FRANCESCO MERCADANTE
MARIA RITA MORABITO
GENNY FERRO
SALVATORE GIOIA
GIANLUCA GUZZETTA
GIORGIO DI MAIO
ILARIA PISCIOTTANI
ISABELLA ACCENTI
JAN LANGER
VINCITORE INSTALAZIONE
CLELIA LIBERTI
FINALISTI INSTALLAZIONE
GIULIA GORLA
MARGHERITA CANTAMESSA
MATILDE DI PIETROPAOLO
VINCITORE DIGITALE
ATTILIO GEVA
FINALISTI DIGITALE
ALESSIA GATTUSO
BARBARA NATI
CHIARA GIANCAMILLI
DONATELLA SARCHINI
MASSIMILIANO IONTA
PIERO CAUDURO
SIMONA ELIA
VINCITORE LETTERATURA
CLAUDIA SPEZIALI
FINALISTI LETTERATURA
ALESSIO IEZZI
ANDREA GASPARRI
ANTONIO DE CARO
CARMINE NATALE
CONCETTA ROSATI
DANIELE CATALUCCI
FABIO DONALISIO
GABRIELE SALVATERRA
GIAN LUCA BALDI
IRENE GRAZI
ROSARIO COSENZA
La Fondazione Amedeo Modigliani nelle sue attività di divulgazione e valorizzazione della Figura e dell'opera dell’artista Amedeo Modigliani indice la Prima edizione Premio Fondazione Amedeo Modigliani rivolto ad una platea vasta di artisti emergenti sia nelle tradizionali espressioni d’arte che in quelle innovative. I premi d’arte rappresentano per gli artisti un’ottima vetrina di visibilità verso collezionisti e galleristi; i premi, inseriti all’interno del proprio Curriculum Vitae, diventano informazioni chiave per valutare il percorso e la carriera di un artista agli occhi degli operatori del mondo dell’arte.
Il Concorso è patrocinato da Enti pubblici e privati ed intende riconoscere e valorizzare personalità artistiche che possano rinnovare il panorama artistico italiano e Internazionale. Si sta costituendo un comitato tecnico (Giuria) di prestigio sia nel mondo Accademico che di fama Internazionale riconosciuto nel proprio settore, critici, giornalisti, artisti e/o galleristi, il quale si riunirà per selezionare le opere finaliste.
La Fondazione riconoscerà ai vincitori per ogni sezione i seguenti premi: Per ogni vincitore delle sezioni Pittura, Scultura, Fotografia e Installazioni è prevista una mostra personale con catalogo, ufficio stampa e comunicazione sui social media.
Per il vincitore della sezione Letteratura (Poesia, Saggi e Narrativa) è prevista la pubblicazione del libro e relativo lancio attraverso i canali della stampa e dei social media.
La Fondazione rilascerà ai 50 Finalisti per ogni categoria l’attestato di Finalista al Premio Amedeo Modigliani.
Il Concorso non prevede un tema specifico e selezionerà artisti nelle seguenti discipline: Pittura Scultura Fotografia Letteratura ( Poesia, Saggi e Narrativa ). Potranno partecipare al Premio unicamente opere inedite, che non hanno partecipato a nessun premio e non hanno avuto pubblicazioni.
E’ prevista una prima fase di selezione che valuterà l’eventuale idoneità al concorso ed è richiesto che l’artista invii l’immagine completa di descrizione di una sua opera, anche se non è quella di partecipazione al Premio. Superata la fase d’idoneità, l’artista dovrà provvedere entro 15gg dalla comunicazione alla formalizzazione della partecipazione al Concorso. Dovrà poi inviare l’immagine dell’opera inedita per la partecipazione al Premio entro il 30 giugno 2022
I vincitori verranno premiati nella prestigiosa location Woodbridge Art Gallery con esposizione delle opere vincitrici, saranno inoltre insigniti del Premio Amedeo Modigliani le personalità che nel corso dell’anno si sono contraddistinte nel campo della cultura e dello spettacolo. Verranno inoltre consegnati premi alla carriera inerenti alle categorie del premio.
Il 15 settembre verranno comunicati i finalisti al premio e le premiazioni avranno luogo in data 11 Novembre 2022 alla Woolbridge Art Gallery di Biella alla presenza della stampa nazionale ed estera, critici, collezionisti e galleristi d’arte. L’impegno della Fondazione Amedeo Modigliani è quello di elevare il premio ad un appuntamento ambito e prestigioso nel campo della cultura.
Il termine ultimo per la partecipazione è fissato al 30 giugno 2022, salvo raggiungimento del limite dei partecipanti.
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